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Crotone: Una “stanza protetta” per lo svolgimento degli incontri osservati genitori – figli

Redazione

E’ stato sottoscritto, questa mattina presso l’Arcidiocesi di Crotone, il protocollo di intesa per l’istituzione di una “stanza protetta” per lo svolgimento degli incontri osservati genitori – figli.

Il protocollo è stato sottoscritto dal vescovo di Crotone mons. Panzetta nella qualità di rappresentante della Caritas Diocesana, dal sindaco Voce e da Manuelita Scigliano rappresentante della associazione Sabir Onlus.

Presenti alla sottoscrizione l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi, la funzionaria comunale Alessandra Mesoraca e Don Rino La Pera

I servizi sociali del Comune hanno fra i propri compiti istituzionali quello di svolgere incontri osservati e protetti fra genitori e figli disposti dall’Autorità Giudiziaria in tutti quei casi ove sussistano comportamenti pregiudizievoli per i figli.

Gli interventi hanno lo scopo di osservare, monitorare e proteggere la relazione problematica tra familiari e figli per assicurare l’esercizio del diritto di visita e di relazione che si ispira ai principi della convenzione Onu dei diritti dell’infanzia.

In considerazione della delicatezza ed importanza degli obiettivi dell’incontro il servizio necessita di un setting particolarmente curato, sia in termini di professionalità che in termini di logistica.

L’associazione Sabir e la Caritas diocesana sono dotate di una stanza protetta utilizzabile per l’audizione di minori, incontri osservati ed ogni genere di ascolto protetto ordinato dall’autorità giudiziaria.

Con il protocollo sottoscritto viene messa a disposizione del Comune e dei servizi sociali dell’Ente per due pomeriggi alla settimana (martedì e giovedì) e in ipotesi eccezionali e necessarie.

Ringrazio mons. Panzetta per la costante vicinanza e per l’attenzione nei confronti della nostra comunità. Quello di oggi è un segnale importante soprattutto perché diretto alla tutela dei minori” ha detto il sindaco Voce

Oggi aggiungiamo un ulteriore e importantissimo tassello a rafforzare quelle relazioni istituzionali e di collaborazione tra l’ente locale, la Curia e il Terzo Settore.
Lo scopo condiviso è quello di lavorare nel superiore interesse dei minori e consentire ai servizi sociali non solo di operare in spazi adeguati ma di integrare la propria azione e quella dell’equipe multidisciplinare ai diversi professionisti dell’associazione Sabir e della Caritas diocesana al fine di favorire i rapporti” dichiara l’assessore Pollinzi

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