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« INQUINAMENTO AMBIENTALE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE FRA ECOREATI E SVILUPPO SOSTENIBILE-QUALE CALABRIA PER IL FUTURO? »

Redazione

È stato un incontro ricco di spunti e riflessioni quello svolto a Botricello il 13 ottobre su “Inquinamento ambientale e valorizzazione del patrimonio culturale fra ecoreati e sviluppo sostenibile: quale Calabria per il futuro?” organizzato dal Gruppo Ambiente e Territorio.

In apertura dei lavori Vincenzo Londino ha illustrato le finalità del gruppo di lavoro impegnato già da qualche tempo anche nel monitoraggio della salubrità dell’ambiente con misurazioni di radiazioni con un contatore geiger a dimostrazione che anche dei cittadini possono impegnarsi e lavorare per produrre risultati. Ha voluto ricordare le vittime dell’alluvione recente, Stefania Signore ed i suoi figlioletti, i cui funerali si stavano svolgendo in contemporanea a Gizzeria, ed il capo dell’ufficio tecnico del comune di Botricello recentemente scomparso Arch.Biagio Pignanelli .

Per i saluti iniziali è intervenuto il sindaco della città ospitante Michelangelo Ciurleo il quale ha anche evidenziato che importante e necessaria è l’educazione ambientale già nelle scuole.

La parola è poi passata a Rosella Cerra, altra componente del gruppo, la quale ha portato i saluti dell’onorevole Arturo Bova, presidente della Commissione Antindrangheta della Regione, non presente poiché in rappresentanza della Regione Calabria si è recato ai funerali. 

La senatrice Margherita Corrado, membro delle comm.i Cultura e Antimafia, ha ripercorso le tappe che hanno bloccato come la cementificazione di Capocolonna plaudendo quindi le iniziative di opposizione dei cittadini volte a tutelare i beni della Calabria possono portare a risultati positivi. Ha anche ripreso il discorso della radioattività presente nel castello di Crotone e che per tale motivo è stato chiuso al pubblico, “addossandosi” la responsabilità di tale azione. Ma ha anche fatto un riferimento alle attività estrattive proprio nell’area di Capocolonna e che oltre a deturpare l’ambiente rappresentano un danno alla salute.

A tal proposito la Cerra ha ricordato la necessità di reintrodurre nell’artico 38 del dl 133 il “Piano delle Aree” che prevede una definizione delle aree che ogni regione individua da interdire a qualsiasi attività estrattiva, ricordando come le regioni Puglia e Basilicata abbiamo già deliberato e che la Calabria sta ancora discutendo. Ha ribadito anche la contrarietà alle attività estrattive espressa in molte osservazioni contro le istanze di ricerca, le ultime hanno riguardato proprio l’area archeologica della sibaritide dove è stato bloccato il “pozzo esplorativo” ed altre relative al mare Ionio.

Antonio Pisciuneri ha illustrato nella sua relazione “Paesaggio geologico e sviluppo sostenibile in Calabria” gli aspetti peculiari della geologia calabrese, le potenzialità nella produzione di economie locali, citando alcuni  modelli geologici  di eco turismo quali quelli della riserva naturale regionale delle valli Cupe, nell’area di Sersale e Zagarise (CZ).

Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, ha subito criticato la richiesta di un nuovo commissariamento della gestione dei rifiuti avanzata presso il ministro dell’Ambiente  A. Costa da alcuni deputati calabresi, poiché tale posizione non potrebbe essere una soluzione. Puntando il suo intervento sulla legalità, ha parlato di responsabilità e di una continuità nell’aggredire le emergenze. Un breve accenno anche al “Modello Riace” che va difeso. Si fugge dall’Africa come dalla Calabria per la paura non del senso di insicurezza ma per la paura di prospettive e mancanza di lavoro.

Nel riprendere la parola Londino ha illustrato il pericolo proveniente del radon, un elemento radioattivo che proviene dal terreno e che è la prima causa di tumore ai polmoni per i non fumatori, ha evidenziato di come  già  in  Puglia esiste una legge regionale atta a prevenire il rischio Radon. Inoltre egli ha illustrato uno studio sulla qualità delle acque di balneazione nel tratto di costa che va da Botricello a Sellia Marina dalla quale è emerso un chiaro miglioramento dei parametri microbiologici rispetto all’anno precedente.

È intervenuto dal pubblico il sindaco di Sellia Marina, chiamato in causa dallo stesso Londino che chiedeva come era conciliabile che la cittadina ha avuto la “Bandiera blu” quando risulta in infrazione per la depurazione dal 2012. Il primo cittadino ha precisato che dal 2012 ha speso ed investito risorse che hanno portato all’attuale risultato, che prevedono una serie di azioni tra cui piste per la praticabilità delle spiagge per anziani e disabili ad un servizio di pronta emergenza ect ad una raccolta differenziata che ha raggiunto e superato la soglia dell’80%.

Ha preso la parola il senatore Nicola Morra, membro delle comm.i Affari Costituzionali e Antimafia, designato come presidente della stessa commissione bicamerale, ha precisato, rispondendo a Falcone, che non condivide il commissariamento dei rifiuti, richiamando anche i sindaci presenti, alle proprie responsabilità. Se i sindaci ereditano “schifezze” hanno il dovere di denunciare e non accettare anche sperpero di denaro in opere inutili o anche dannose solo perché richiamano fondi ed investimenti. Una rivoluzione che deve partire innanzitutto da noi stessi nel rispetto delle regole.

È intervenuto infine il sindaco di Simeri il quale ha posto il problema degli sversamenti inquinanti abusivi.

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