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Cyberbullismo: 80 minori denunciati

Redazione

Riparte dall’Istituto Comprensivo Mariele Ventre dell’Aquila, in concomitanza della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia postale e delle comunicazioni nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Sono state finora 269 le vittime minori denuncianti il cyberbullismo (tra stalking, diffamazione, ingiurie, furto di identità sui social, diffusione di materiale pedopornografico online ecc), 80 i minorenni denunciati per questi reati (i dati sono aggiornati al 31 agosto scorso). In particolare, 12 sono state le vittime di meno di 9 anni, 68 tra i 10 e i 13 anni, 176 vittime di età 14/17 anni; 13 le vittime minori di sextortion. I minorenni denunciati sono in forte crescita: lo scorso anno erano stati 60. nel 2017, 53. Il progetto della Polizia postale nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia postale e delle comunicazioni hanno incontrato oltre 2 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori, 125.00 insegnanti per un totale di 17.000 istituti scolastici, 300 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 127.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
Ancora una volta la Polizia di stato scende in campo al fianco della scuola per un solo obiettivo: fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime.
L’iniziativa, infatti, vuole prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.
Dall’Aquila a Palermo, attraversando lo stivale con un truck allestito con un’aula didattica multimediale, gli operatori della Polizia Postale incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.
I giovani sempre più spesso restano “contagiati” da modelli sociali trasgressivi completamente sconosciuti ai genitori.
Sempre più sono i giovanissimi a rischio solitudine che per ore su Internet incontrano altri internauti altrettanto solitari che, a volte, sono già stati contagiati dai “pericoli del web”. Per fare della rete un luogo più sicuro – spiega la Polizia postale – occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire alle nuove generazioni occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali. I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. (ANSA).

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