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Cutro(Kr): Annunciato lo stato di agitazione dei lavoratori della Serravalle Energy di Cutro

Redazione

Così come prevedibile, anche i solenni impegni da Voi assunti in occasione dell’ultimo incontro avuto in data 24 maggio 2021, relativi agli ormai abituali ritardi nel pagamento delle spettanze mensili, alle quote del Fondo Pensione, al riconoscimento del buono pasto, sono stati ancora una volta disattesi.

C’era da aspettarselo da un’Azienda che si ostina a non voler riconoscere il ruolo – sempre propositivo e responsabile – delle Organizzazioni sindacali territoriali e delle Rsa, e che anzi cerca goffamente di limitarne l’azione attraverso azioni vagamente intimidatorie o intromissioni indebite in procedure di assoluta pertinenza sindacale, come le elezioni delle Rsu.

Siamo ormai a fine luglio, e ci risulta che diversi lavoratori non hanno ancora ricevuto lo stipendio di giugno. Figuriamoci quando sarà riconosciuta la già maturata quattordicesima mensilità e il premio di produzione 2021. Si è ripresentato il problema della mancata copertura delle quote del Fopen e si sono accumulati nuovamente i mesi arretrati di ticket non riconosciuti.

Relazioni industriali scadenti o assenti, continui ritardi nei pagamenti. Ma purtroppo non c’è solo questo. Ci preoccupa oltremodo lo stato di manutenzione dell’impianto, nonostante i piani d’intervento annunciati e, anche qui, disattesi, e ci allarmano alcune notizie riguardanti gli standard minimi di sicurezza che sul lavoro, che non sarebbero assolutamente garantiti.

I temi, anche di importanza rilevante, sono tanti. Ma è difficile, se non impossibile, pensare di costruire un percorso credibile di risoluzione dei problemi, attesa la Vostra ormai più volte dimostrata inaffidabilità.

Vi comunichiamo pertanto la proclamazione dello stato di agitazione di tutti i Lavoratori nonché la contestuale interruzione delle relazioni industriali, e vi diffidiamo a voler entro i primi giorni di agosto a mettervi in regola con il pagamento di tutti gli arretrati ai lavoratori.

Se il quadro di riferimento per quel periodo sarà ancora questo, attiveremo le conseguenti azioni di sciopero, e quindi il blocco della produzione, così come chiederemo l’intervento degli Enti esterni preposti a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e la salvaguardia dell’ambiente.

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