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Race for the cure diventa maggiorenne, 18 anni in Italia

Redazione

Race for the Cure, la corsa rosa che dice “NO” al tumore del seno, evento simbolo di Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno, diventa maggiorenne. Per il 18esimo anno, migliaia di donne e di uomini correranno insieme per mettere al tappeto con sport, salute e benessere, il tumore al seno.
Come di consueto, la Race sarà preceduta da due appuntamenti altrettanto importanti: il 19 e 20 maggio saranno giornate di iniziative, esperienze, idee per fare e saperne di più sull’importanza della prevenzione. Il Villaggio della Salute della Donna quest’anno sarà dedicato a donne appartenenti ad Associazioni e a categorie socialmente disagiate, attraverso la realizzazione di appositi percorsi di promozione della salute.
Saranno a disposizione consulti medici ed eventuali prestazioni specialistiche gratuite per la diagnosi precoce dei tumori del seno e delle principali patologie femminili, stage di apprendimento di discipline sportive, esibizioni di fitness, attività di relax e benessere e laboratori pratici e teorici di sana alimentazione, iniziative educative e ricreative dedicate alle “Donne in Rosa”, con un’area per i bambini, così che tutte possano sentirsi libere e serene. Appuntamento il prossimo 21 maggio al Circo Massimo a Roma per una giornata con il grande obiettivo della prevenzione. Le visite senologiche sono consigliate già dai 20 anni e le mammografie sono fondamentali a partire dai 40 anni. Questo perché il tumore al seno è una patologia molto diffusa: i dati epidemiologici indicano che in Italia 1 donna su 9 sviluppa un tumore del seno, registrando oltre 48.000 nuovi casi all’anno (uno ogni 15 minuti) e, sebbene le possibilità di guarigione siano alte, soprattutto quando la diagnosi è precoce, quasi 12.000 donne ogni anno perdono la loro battaglia contro la malattia. Molti studi, in particolare, evidenziano come esista un’associazione inversa fra attività fisica e tumore del seno specie nel periodo post-menopausa con riduzioni di rischio che vanno dal 20% all’80%. Per il tumore del seno premenopausa, le prove sono più deboli, ma non per questo meno significative.
Considerando entrambe le fasi, pre- e post-menopausale, infatti, l’attività fisica riduce del 15 – 20% il rischio di tumore del seno. Dunque, è tempo di muoversi: correre, passeggiare, salire le scale a piedi anziché prendere l’ascensore, con la consapevolezza che il rischio di tumore del seno diminuisce del 6% per ogni ora supplementare di attività fisica a settimana. E allora ecco l’iniziativa della Race for the Cure che, come da tradizione, permette alle partecipanti di scegliere se unirsi alla corsa competitiva di 5 km o a quella amatoriale oppure alla passeggiata di 2 km. L’importante è esserci e sostenere attivamente le Donne in Rosa, vere protagoniste dell’evento: donne che ce l’hanno fatta. A sostenerle come testimonial, l’attrice Rosanna Banfi, e al suo fianco Maria Grazia Cucinotta, madrina da sempre della Komen Italia che, anche quest’anno, parteciperà alla Race di Roma, accompagnando le donne in un percorso di salute e consapevolezza.
”Dobbiamo sempre ascoltare il nostro corpo: se ci accorgiamo del tumore al seno in una fase iniziale, possiamo avere oltre il 90% di possibilità di guarigione. E allora impariamo a prevenire, nutrendoci nel modo corretto, riducendo lo stress e facendo movimento. Perciò, partecipiamo numerose alla Race per celebrare la vita al fianco delle Donne in Rosa” ha dichiarato Maria Grazia Cucinotta, madrina di Komen Italia.

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