In Italia nel 2016 sono state prodotte 679mila tonnellate di imballaggi metallici – dalle scatolette ai barattoli, dalle lattine per bevande ai grandi fusti industriali, dalle bombolette aerosol a tappi e chiusure – e il 77,5% di quelli in acciaio e il 73,2% di quelli in alluminio sono stati avviati al riciclo, tassi “tra i migliori in Europa”. I dati sono stati presentati oggi a Palermo nel corso dell’assemblea annuale di Anfima, l’Associazione Nazionale fra i Fabbricanti di Imballaggi Metallici e Affini aderente a Confindustria che rappresenta un settore che nel nostro Paese conta circa 4.000 addetti e un fatturato complessivo nel 2016 di 1.603 milioni di euro (+0,13%). Delle 679mila tonnellate di imballaggi metallici prodotte nel 2016, 656mila sono in acciaio (+1,7% rispetto all’anno precedente) e 23mila in alluminio (-19,5%). Il primo settore merceologico si conferma quello degli imballaggi per il food, seguito dalle chiusure metalliche (tappi corona, capsule, coperchi easy open) e dalla General Line (latte, secchielli, fustini destinati prevalentemente all’industria per vernici, pitture, smalti, oli). “Gli imballaggi metallici sono uno strumento fondamentale per il rispetto dell’ambiente – spiega Monica Mantovani, presidente di Anfima che oggi ha visto rinnovato il proprio mandato per il prossimo biennio – Acciaio e alluminio sono materiali permanenti, facili da differenziare e si riciclano infinite volte senza perdere le proprie qualità. Proprio per trasmettere più facilmente al consumatore queste caratteristiche come associazione siamo impegnati nel promuovere la diffusione sui nostri imballaggi del marchio Metal Recycles Forever” ovvero “il metallo si ricicla all’infinito”. Anfima stima che nel 2016 siano stati prodotti in Italia oltre 500milioni di pezzi con il nuovo logo, e la previsione per il 2017 è di un miliardo di pezzi.
Da barattoli a tappi, riciclo metalli fra più alti in Europa
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