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Turchia: Ue, Ankara valuti attentamente prossimi passi

Redazione

“Stamani l’alto rappresentante Federica Mogherini è stata in contatto con il capo degli osservatori dell’Osce, Tana de Zulueta”, lo ha indicato il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, aggiungendo che “alla luce dei rapporti degli osservatori, dello stretto margine del risultato del referendum e delle grandi implicazioni del referendum, la Ue chiede alla Turchia di valutare i prossimi passi molto attentamente” e di “cercare il massimo consenso possibile”.

 

Se i risultati dell’inchiesta Osce saranno confermati, dovremo mandare un segnale forte alla Turchia e a Erdogan. Se poi passasse la reintroduzione alla pena di morte, allora Ankara si metterebbe completamente al di fuori di una prospettiva europea”. Lo afferma – in un’intervista a Repubblica – il presidente dell’europarlamento, Antonio Tajani, che tuttavia auspica che i rapporti tra Europa e Turchia non precipitino. “Se vuole restare candidata all’adesione all’Unione, non possiamo non insistere che Ankara rispetti i criteri di Copenhagen, ovvero che resti un bilanciamento dei poteri”: restare o meno in una prospettiva europea dipende da come Erdogan attuerà la riforma e “da come sarà implementata”. Secondo Tajani, chiudere completamente la porta “sarebbe un autogol per l’Europa. Dobbiamo anche tenere conto che mezzo Paese si è schierato in difesa della Turchia di Ataturk, dello Stato laico, e non crede in questa riforma”. “La Turchia – rileva – deve rimanere un interlocutore dell’Unione europea e l’Europa deve continuare a svolgere un ruolo di interlocuzione tra la metà del Paese schierata contro Erdogan e la metà che lo sostiene”. “Reintroducendo la pena capitale la Turchia deciderebbe di non aspirare più a un futuro nell’Unione europea”, conclude Tajani.

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