Se una notte di sonno scarso rende difficile la giornata, dormire poco come abitudine aumenta il rischio di obesità, diabete, ipertensione, ictus e malattie cardiache. Ma qual è il numero di ore ‘giusto’ da dormire? Il massimo è tra i 4 e 12 mesi, con 12-16 ore al giorno raccomandate, mentre una volta adulti ne bastano 7 ore, come ricordano i Centers for diseases control (Cdc) americani sul loro sito, che mettono in guardia anche contro gli effetti deleteri del fumo.
Per ogni fascia d’età c’è un numero di ore raccomandate, secondo l’Accademia americana della medicina del sonno: dopo il primo anno di vita, in cui il sonno, con i pisolini diurni inclusi, occupa la gran parte della giornata, si va progressivamente calando. Tra 1-2 anni bisognerebbe dormire 11-14 ore al giorno e 10-13 ore in età prescolare, tra i 3 e 5 anni, sempre con i sonnellini inclusi. Si scende a 9-12 ore tra i 6 e 12 anni, per poi calare ancora durante l’adolescenza, a 8-10 ore tra i 13 e 18 anni. Una volta adulti, ne bastano 7. Per ‘aiutarsi’ a dormire bene, i Cdc elencano sei buone abitudini per proteggere il sonno. La prima di essere regolari, andando a letto e svegliandosi sempre alla stessa ora, anche nei fine settimana. Poi la camera da letto deve essere scura, rilassante, quieta e con una temperatura confortevole. E’ bene inoltre rimuovere tutti gli apparecchi elettronici dalla stanza, come tv, pc e smartphone, evitare i pasti pesanti, la caffeina e l’alcol prima del sonno, così come il tabacco. Infine mantenersi attivi e fare dell’esercizio durante il giorno.
Per ogni età un riposo su misura, da 16 a 7 ore di sonno
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