“Moro è stato rapito e ucciso da persone che l’hanno confessato”. È l’introduzione dell’intervento di Ciriaco De Mita, segretario della DC e Presidente del Consiglio negli anni Ottanta, in occasione del convegno “Aldo Moro e l’Intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere” che si è tenuto questa mattina all’Università della Calabria a Rende. La manifestazione è stata introdotta dal Rettore Gino Crisci ed è proseguita con la relazione di Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’ateneo calabrese. Tra i relatori il senatore Luigi Zanda e gli storici Vera Capperucci, Giacomo Pacini, Andrea Ambrogetti, Francesco Maria Biscione e Virgilio Ilari. Ricordando che Aldo Moro è stata una delle figure più significative della storia della Repubblica, De Mita ha ribadito che “la lettura vera della democrazia in Italia è una lettura di rara complessità e sulla tragica vicenda di Moro ci si è interrogati più sull’individuazione dei responsabili che sugli esiti per la democrazia italiana”. Le relazioni stanno proseguendo anche nel pomeriggio.
INTELLIGENCE, DE MITA: “MORO E’ STATO RAPITO E UCCISO DA PERSONE CHE L’HANNO CONFESSATO”
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