Ancora una volta, i dati sulla popolazione giovanile calabrese suonano come un’amara condanna. Lo studio Svimez-Ref delinea un quadro desolante: 90.000 giovani hanno abbandonato la regione tra il 2002 e il 2021. Un esodo drammatico che rappresenta una vera e propria emorragia di talenti e compromette il futuro della Calabria.
Le cause di questa fuga sono molteplici e radicate. Il Diritto allo Studio è spesso negato a causa di carenze strutturali e di un’offerta formativa inadeguata. Il mercato del lavoro, arido di opportunità concrete, offre solo precarietà e salari da fame. Il senso di sfiducia e disillusione serpeggia tra i giovani, che non vedono nella loro terra alcuna prospettiva di crescita e realizzazione personale.
Le istituzioni, purtroppo, non sembrano all’altezza della sfida. Invece di elaborare un piano d’azione urgente e mirato per il futuro dei giovani, si sprecano risorse in eventi effimeri e di facciata, che non hanno alcun impatto reale sulla vita dei cittadini.
La Calabria ha bisogno di un impegno concreto e duraturo per invertire la rotta e costruire un futuro migliore per le sue nuove generazioni.
Bisogna stimolare un dibattito pubblico costruttivo e di mobilitare le coscienze su un tema di vitale importanza per il futuro della Calabria.
Crotone 21/03/2024
Fabio Riganello
Arci Crotone