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L’attacco chimico avvenuto in Siria è qualcosa di disumano e dolorosissimo. Avevo deciso di non guardare immagini o video, ma questa mattina mi sono alzato e ho ceduto, perché chiudere gli occhi e non voler vedere, significa anche essere complici.
È stato terribile guardare i video di quei bambini ignari e indifesi che soffocavano con la bava alla bocca, e non riuscivo a credere che qualcuno avesse potuto dare ordine di compiere quell’atroce delitto.
Pensiamo ai nostri di bambini. Capiremmo molto di più.
E ora invece, tutti a cercare il colpevole, quando in verità colpevoli lo siamo tutti, perché stiamo nascondendo la testa per non reagire.
Le immagini della guerra siriana ormai, non ci fanno neppure più effetto.
Siamo diventati egoisti. Fruitori e consumatori di una tragedia mediatica che per noi resta tale, quando è invece tristemente e maledettamente reale.
Quelle lacrime, quegli sguardi terrorizzati, quei corpicini inermi in fila sulla strada, non è finzione, non è un film, è tutto vero.
Questa mattina avremmo dovuto tutti reagire, ma abbiamo preferito continuare la nostra vita come se niente fosse accaduto, anzi siamo alla ricerca di qualcuno che ci protegga dall’altro, anche se questo può vuol dire perdere la libertà…