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Mario Galea, consigliere comunale PD Crotone su Consiglio Comunale

Redazione

Il nostro voto riguardo all’adeguamento dello Statuto di Akrea al Decreto Legislativo n. 175 del 19 agosto 2016, meglio conosciuto come “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” non può che essere favorevole, dal momento che lo stesso corrisponde ad un atto fondamentale e obbligatorio per legge.

Per noi del PD rappresenta, oltretutto, un’opportunità sotto un duplice profilo: da un lato, infatti, può e deve determinare il rilancio della Società Akrea, la quale ha puntato strategicamente ogni sua energia futura sulla raccolta differenziata e, dall’altro, può e deve trasformarsi in una preziosa occasione di creazione di nuovi posti di lavoro.

Noi, del Partito Democratico, rivendichiamo con orgoglio quanto è stato creato fino ad oggi, per quanto in passato siano mancate le risorse finanziarie per gli investimenti, così come purtroppo continua ad accadere anche oggi, la qualcosa costituisce il più grosso ostacolo che intravediamo sul cammino della realizzazione e della gestione del progetto.

Signor Sindaco, d’altra parte, non si può rinunciare agli investimenti, mancando i quali verrebbe ad essere gravemente compromesso il rilancio produttivo ed occupazionale, a cui si guarda con tanta aspettativa, considerate le grandi difficoltà sociali ed economiche di questo territorio e il lento decollo della differenziata.

Le proteste e le incomprensioni, ma anche le strumentalizzazioni, che al riguardo sono state da più parti manifestate proprio nei giorni scorsi ce lo stanno a testimoniare.

A noi del PD, come abbiamo già ampiamente dimostrato, non piace, strumentalizzare le occasioni di difficoltà oggettive a scopo personale, ma vorremmo che si prestasse maggiore attenzione a quanto, a partire da oggi, ci si appresta a realizzare.

Ci sembra, innanzitutto, legittimo domandarci quale fine sarà riservata alle altre attività di Akrea e in che modo l’attuale Amministrazione intenda organizzarsi ai compiti a cui sarà chiamata a breve, a cominciare dalla difficilissima azione promozionale ed educativa che è da indirizzarsi al più presto alla cittadinanza tutta, al fine di ottenere la sua immancabile ed essenziale collaborazione.

Ci domandiamo, altresì, se non sarebbe stato più semplice varare un unico piano attraverso la costituzione di una Società che potesse accompagnare i lavoratori degli altri servizi in serenità verso una nuova riallocazione di carattere sia pubblico che privato.

Pertanto, concludiamo affiancando al nostro voto favorevole l’auspicio che la gestione sappia far fronte, nel modo più adeguato possibile, alle diverse problematiche e raccomandando caldamente di non perdere mai di vista i lavoratori ed i livelli occupazionali.

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