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Crotone: Intitolazione vie cittadine a Giulio Nicoletta e Francesco Paglia

Redazione

Nella seduta della Commissione toponomastica svoltasi oggi, è stata approvata  la proposta della IV Commissione consiliare che ha ricevuto anche l’autorevole avallo  dell’Anpi che con una lettera a firma della Professoressa Acri, ha inteso far pervenire  alla Commissione una lettera di sostegno alla proposta d’intitolazione di una strada al  partigiano Giulio Nicoletta, sino ad oggi celebrato in tutta Italia anche con  l’intitolazione di scuole e strade ma ignorato dalla nostra toponomastica, lettera nella  quale ben si tratteggia l’importanza del personaggio. 

Giulio Nicoletta ha svolto, un ruolo importante nella lotta di liberazione che ha straziato  sino all’ultimo il settentrione d’Italia ed in particolare la Città di Torino la più  industrializzata e perciò contesa città ancora in mano ai nazisti e le cui fabbriche,  rischiavano di scontare la follia distruttiva di Hitler che con la direttiva “Terra bruciata”  aveva decretato la distruzione di tutto ciò che potesse tornare utile alla sopravvivenza  dei popoli liberati. 

Giulio Nicoletta, ferito in combattimento, si è particolarmente distinto nella liberazione  della Città di Torino e la sua foto, mentre guida le forze partigiane che sfilano nella  città liberata, resta una delle immagini più emblematiche di quello che è stato definito  il secondo risorgimento della nostra nazione. 

L’importanza della figura del nostro illustre concittadino è stata riconosciuta con  l’attribuzione della medaglia d’argento al valor militare con questa motivazione: “Giovane sottotenente carrista, dotato di elevati doti di carattere e coraggio, raccolti,  all’armistizio, intorno a sé i propri uomini, si portava in valle Sangone unitamente ad  alcune autoblinde ed automezzi, dando vita a una formazione partigiana. In numerosi  combattimenti, sempre alla testa dei suoi gregari, dimostrava spiccate capacità  organizzative e di comando, imponendosi all’ammirazione degli altri gruppi partigiani  che chiedevano di porsi ai suoi ordini. Riunite le varie bande in un’unica formazione,  conduceva senza tregua con essa, per oltre un anno, una accanita guerriglia  procurando serie perdite al nemico e concorrendo infine alla liberazione di Torino.  Piemonte, 10 settembre 1943 – maggio 1945”. 

A Giulio Nicoletta sarà intitolata una strada che passa davanti l’abitazione nella quale  è nato ed ha vissuto. 

Nella stessa seduta è stata accolta un’altra proposta della IV Commissione cultura con  la quale si è ottenuta l’intitolazione di una Via a Francesco Paglia, i cui parenti sono  crotonesi, un giovane che per come avuto modo di verificare nel corso dell’istruttoria  svoltasi in Commissione cultura, ha sempre manifestato attaccamento per Crotone.  

Francesco Paglia è stato uno degli ultimi martiri del nostro secondo risorgimento  animando ed organizzando la “Rivolta di Trieste”, in cui sacrificò eroicamente la vita, 

sollevazione nella quale fu rivendicata con successo l’italianità di Trieste a rischio di  essere sacrificata a fronte delle pretese annessionistiche della Jugoslavia di Tito.  A Francesco Paglia è stata assegnata una medaglia d’oro al valor civile con questa  motivazione: 

Animato da profonda passione e spirito patriottico partecipava ad una  manifestazione per il ricongiungimento di Trieste al Territorio nazionale, perdendo la  vita in violenti scontri di piazza. Nobile esempio di elette virtù civiche e amor patrio,  spinti sino all’estremo sacrificio. Trieste 5-6 novembre 1953” 

A lui, non a caso, sarà intitolata una Via contigua a Piazza Martiri delle foibe, dove,  grazie al all’Anioc ed all’impegno del suo Presidente, il Cav. Pino Crea che ha perorato  il progetto portato all’attenzione della IV Commissione consiliare è stata a suo tempo  collocata una targa a ricordo dei martiri delle Foibe. 

L’intitolazione delle suddette vie non determinerà la perdita di alcun toponimo e  completa il progetto portato avanti dalla Commissione cultura, mirato al recupero della  nostra irrinunziabile memoria patria, un impegno che ha tra l’altro consentito, grazie  alla donazione dell’Anioc ed al contributo di privati, a cui ancora una volta va il più  sentito ringraziamento, la realizzazione di un monumento a celebrazione della memoria  di 15 militari, nostri concittadini, dispersi durante la campagna di Russia.  

A breve vedremo anche concretizzarsi la proposta che vuole intitolata alla loro  memoria lo slargo su cui sorge il bel monumento dedicato ai caduti della campagna di  Russia, una realizzazione che ha strappato al degrado una porzione di tessuto urbano  altrimenti anonimo ed abbandonato.  

Presidente della IV Commissione consiliare 

avv. Fabrizio Meo

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