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Contributo del CSV Calabria Centro sulle problematiche inerenti all’istituzione della Facoltà di Medicina a Cosenza

Redazione

Il dibattito pubblico che si è sviluppato in relazione all’istituzione di un corso di laurea in Medicina presso
l’Università della Calabria di Cosenza, come deliberato dal CORUC (Comitato regionale di coordinamento
delle università calabresi), impone al CSV Calabria Centro ed a tutti noi, enti locali ed istituzioni,
organizzazioni del terzo settore e cittadini, una riflessione approfondita su due questioni che, dal nostro punto di
vista, sono nettamente separate: da un lato il sistema della formazione ed alta formazione regionale e,
dall’altro, la creazione dell’Azienda Dulbecco a Catanzaro.
Il CSV Calabria Centro, nell’ambito delle sue attività istituzionali di supporto e rafforzamento del volontariato e
della cittadinanza attiva, ha promosso e sostiene tuttora l’azione di tantissime organizzazioni di volontariato ed
altri enti del terzo settore che operano nel campo socio-sanitario e sanitario e che hanno un interesse concreto
affinché l’integrazione tra la dimensione sociale e sanitaria sia effettivamente realizzata, nell’interesse delle
nostre comunità.
L’unificazione delle aziende ospedaliere di Catanzaro e dunque la creazione dell’azienda Dulbecco, che si
attende oramai da tantissimi anni e sulla quale già diverso tempo fa lo stesso CSV era intervenuto, è centrale
per poter affrontare concretamente il tema della revisione dell’offerta sanitaria regionale e per provare a
rispondere in modo adeguato ai crescenti bisogni dei cittadini calabresi.
È necessario puntare al riequilibrio delle risorse e dei servizi sanitari e socio-sanitari in tutti i territori della
Calabria, attualmente caratterizzati da forti disparità che più volte il volontariato ed il terzo settore hanno
messo al centro della loro azione.
Si tratta di un tema di assoluto rilievo per il mondo del volontariato e del terzo settore e comunque “slegato”
dal tema dell’istituzione del corso di medicina presso l’Unical. A questo proposito qualunque tentativo di
collegare le due questioni, anche mediante ipotetici “scambi”, si tradurrebbe in una mera strumentalizzazione
di quello che in realtà è un diritto garantito dalla Costituzione, il diritto alla salute.
Per quanto riguarda l’istituzione di un ulteriore corso di laurea in Medicina a Cosenza, non si tratta di una
questione che riguarda esclusivamente l’ambito dell’offerta formativa di una singola Università ma va
inquadrata in una dimensione più ampia che attiene alla riorganizzazione ed alla capillarità del sistema
dell’alta formazione regionale.
Questa vicenda ci dà l’opportunità di inquadrare le reali priorità per la nostra regione in termini di equità e di
giustizia sociale, superando una ristretta e miope visione campanilistica che per troppo tempo ha contribuito
alla frammentazione del nostro tessuto sociale ed associativo e che spesso ci ha impedito di guardare verso un
orizzonte comune. Il rischio che corriamo è quello di avallare una sorta di “autonomia differenziata su scala
regionale” , consentendo a territori più forti e strutturati, che possono già contare su infrastrutture e servizi
avanzati rispetto al resto della regione nel campo dell’istruzione, della formazione, della sanità di fagocitare
tutte le risorse a discapito di territori che diventeranno sempre più deboli e marginali, consolidando e
rafforzando, probabilmente in maniera irreversibile, lo squilibrio già esistente.
Il CSV Calabria Centro intende sottolineare la necessità di rispondere in modo efficace e responsabile ai reali
bisogni di tanti cittadini calabresi sia in relazione alla fruizione dei servizi sanitari e socio sanitari che in
relazione al tema della formazione. In campo socio-sanitario è fondamentale garantire in tutta la regione i
servizi e le prestazioni cui ogni cittadino ha diritto, con i medesimi standard quali-quantitativo mentre, in
relazione al tema della formazione, appare evidente l’esigenza di rivedere nel complesso il sistema universitario
in chiave regionale e nell’ottica imprescindibile del riequilibrio territoriale, restituendo dignità ai cittadini di
tutta la Calabria, garantendo la fruizione del diritto alla formazione e quindi allo sviluppo sociale, economico,
culturale in tutti i territori.
Il Presidente
Catanzaro 16 gennaio 2023 Guglielmo Merazzi

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