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Precisazioni dell’Università in risposta alla nota del consigliere Talerico 

Redazione

Precisazioni dell’Università in risposta alla nota del consigliere Talerico 

Ho letto con stupore la replica del consigliere Talerico che ancora una volta fa affermazioni non  corrispondenti alla verità. Francamente non comprendiamo appieno la posizione del consigliere  regionale Talerico che invece di polemizzare col CNR, che col suo comportamento ha causato la  chiusura dell’Unità di Ricerca di Germaneto, polemizza con toni inquisitori con la nostra Università  che in questa brutta storia è parte lesa.  

Brevemente, le precisazioni dell’Università in risposta alla nota del consigliere Talerico: 

  1. Il CNR, dal 2017 ad oggi, non ha versato alla sua Unità di Ricerca allocata a Germaneto i  finanziamenti per il potenziamento dell’attività scientifica né ha provveduto alla  manutenzione delle sue attrezzature disattendendo gli impegni assunti nella convenzione.  Tali finanziamenti erano destinati, per convenzione, ai progetti scientifici dei ricercatori e  non certo all’Università che, dunque, non può avviare alcuna azione di recupero crediti nei  confronti del CNR. Ho definito l’atteggiamento del CNR ingiustificato e ingiustificabile  perché in palese violazione del patto convenzionale con cui l’Università ha concesso i suoi  locali in uso gratuito in cambio dell’impegno finanziario del CNR per la ricerca scientifica. 
  2. Come ho già chiaramente detto nella precedente risposta, la RM 3T, acquistata 13 anni  addietro, oggi è sicuramente una tecnologia obsoleta per la ricerca scientifica che richiede  attrezzature all’avanguardia. Questo non vuol dire che tale strumentazione non possa  essere utilizzata da strutture sanitarie per motivi diagnostici, ma sicuramente non è utile  alla ricerca. Ci auguriamo che il consigliere Talerico riuscirà a realizzare la sua proposta e far  avere gratuitamente la RM 3T del CNR a qualche struttura sanitaria catanzarese con sicuri  benefici per le liste di attesa di pazienti che richiedono esami diagnostici urgenti. 
  3. Devo precisare, a tal proposito, che l’Unità di ricerca del CNR di Germaneto ha sempre  utilizzato la RM 3T esclusivamente per motivi scientifici e non per finalità assistenziali. Trattandosi di attività di ricerca, tutti i soggetti sottoposti alla RM 3T hanno sempre  effettuato tale indagine gratuitamente e senza ricorrere alla prescrizione medica del  servizio sanitario regionale.  
  4. Chi poteva accedere alla RM3T? Tutti i soggetti con patologie neurologiche di interesse  scientifico, selezionati dai neurologi di strutture pubbliche e private, potevano partecipare, se consenzienti, ai progetti di ricerca in corso effettuando gratuitamente la RM 3T, contribuendo così allo sviluppo delle nuove conoscenze specie nel campo delle malattie  neurodegenerative. 
  5. I risultati di queste ricerche, che hanno contribuito ad avanzamenti significativi nel campo  della diagnosi delle malattie neurodegenerative, sono rappresentati dalle pubblicazioni  scientifiche facilmente reperibili sui siti specializzati internazionali. È con orgoglio che posso  comunicare che l’Unità di Ricerca in Neuroimmagini di Germaneto ha prodotto negli anni  2013-2023 più di 260 pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali peer 

reviewed, un risultato eccezionale specie se si tiene conto che è stato ottenuto in mancanza  dei finanziamenti promessi dal CNR e mai erogati. 

Mi auguro che dopo queste ulteriori precisazioni si possa chiudere la polemica su una triste  vicenda che testimonia solo il disinteresse di un grande Ente di ricerca pubblico per la nostra  Università, per la nostra città, e per i nostri giovani ricercatori.  

Prof. Giovambattista De Sarro

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