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INAUGURAZIONE STAZIONE CC SANTO STEFANO IN ASPROMONTE, CANNIZZARO: “ATTO NON SOLTANTO SIMBOLICO. LA SQUADRA STATO E’ PIU’ FORTE DEI LUOGHI COMUNI”

Redazione

“Da Santo Stefano in Aspromonte è stato lanciato un messaggio a carattere
nazionale di presenza tangibile dello Stato, per comunicare a tutti che la Calabria è
questa, vale a dire la maggioranza assoluta dei calabresi schierata al fianco delle
forze dell’ordine e quindi dal lato della legalità. Un messaggio chiaro e forte da
parte dello Stato ma anche da parte della stessa comunità stefanita e della Vallata,
che ha risposto presente, in maniera festante. Dobbiamo contribuire tutti a sfatare
quei luoghi comuni, consolidati soprattutto nel Nord del nostro Paese e in Europa,
che spesso portano ad abbinare immediatamente la Calabria alla ‘ndrangheta,
l’Aspromonte al crimine. Non è così, non è più così da tempo, per fortuna. E
l’inaugurazione della nuova stazione assume un significato non soltanto simbolico, in
quanto eretta al posto di un immobile appartenuto ad esponenti mafiosi, ma anche
concreto, perché si tratta di un importante presidio di prevenzione, di sicurezza e di
legalità per tutta la cittadinanza.”
Lo ha detto Francesco Cannizzaro, Deputato della Repubblica italiana di questo
territorio, partecipando alla cerimonia di inaugurazione della nuova stazione dei
Carabinieri a Santo Stefano in Aspromonte, utilizzando un immobile confiscato,
totalmente riqualificato dall’Arma stessa.
“Questo è un atto che porta la firma dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero di
riferimento, della classe dirigente e politica calabrese, dello Stato in tutte le sue
forme. La squadra Stato. Perché le Istituzioni tutte, forze dell’ordine e magistratura
in primis, sono impegnate tutti i giorni in un costante e spesso silenzioso lavoro a
difesa della giustizia, della sicurezza, ponendosi come punto di riferimento dei
cittadini. La nuova Stazione militare rappresenta proprio questo concetto. E la
presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Comandante Generale
dell’Arma Teo Luzi, della Magistratura, di tutte le massime autorità civili e militari
della Calabria, ma soprattutto la presenza massiccia dei cittadini del posto, ha reso
indimenticabile una giornata che già era destinata a segnare la storia.”

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