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Crotone, Arcuri: “Piste ciclabili e marciapiedi al posto di scavi archeologici. Ecco la fine del sogno!”

Redazione

Devo ammettere che ogni qualvolta questa amministrazione ha l’opportunità di deludere Crotone e i crotonesi ci riesce con una facilità allarmante.

Gli ultimi avvenimenti costituiscono solamente l’ennesimo atto di questa “opera buffa” chiamata sindacatura Voce.

Il Bluff Antica Kroton è andato in onda in tutto il suo clamore.

Il sindaco si aspettava l’applauso, ma all’apertura del sipario, sono stati solamente fischi e nulla più.

Trenta milioni di euro per non tirar fuori una e dico una sola pietra di ciò che è stata Kroton.

Il progetto di sviluppo che doveva portare a Crotone centinaia di migliaia di turisti e attirare ulteriori e cospicui finanziamenti è stato trasformato in un discreto, nemmeno bello, intervento di maquillage, con qualche rifacimento del manto stradale, qualche nuovo marciapiede e le immancabili piste ciclabili, come se invece di essere gli eredi di Pitagora e Alcmeone, fossimo i figli di Coppi e Bartali.

Anche il grande bluff dell’area Ariston si è rivelato al pubblico.

Ricordiamo tutti quando il sindaco diceva per giustificare la cancellazione degli scavi al centro di Crotone (piazza della resistenza e parcheggio delle poste) “scaveremo all’Ariston, gli scavi avverranno soltanto duecento metri più avanti”. Neanche all’Ariston si farà nulla se non un piccolissimo intervento nell’aria demaniale.

Kroton è stata condannata a restare sepolta sotto i nostri piedi, Crotone è stata condannata a non avere più un futuro.

Ed in tutto questo, aziende e progettisti sono tutti “stranieri”.

Niente di male, che sia chiaro, ma sicuramente un’altra mancata occasione di lavoro e di sviluppo professionale per Crotone.

Queste amare considerazioni, avremo voluto farle in Consiglio comunale, ma il sindaco è allergico al confronto a causa della sua totale assenza di contenuti, visione politica e capacità amministrativa.

Tant’è che in questi giorni e proprio su Antica Kroton è andato in onda il solito teatrino vociano, condito dai soliti commenti post della solita e solitaria fan del sindaco, ancora in cerca di occupazione politica.

Invece di rispondere agli ordini professionali il sindaco si è dedicato al solito dileggio antisculco, condito dalle solite bugie, dalle ormai stantie parole d’ordini di una campagna elettorale i cui echi non si odono più nemmeno a piazza Marina d’Italia.

Eppure, nonostante il duro attacco di Sculco che ma drammaticamente messo a nudo le pecche di questa amministrazione, ciò che dicono gli ordini professionali meritava un po’ di attenzione da parte del primo cittadino.

Penso che sia molto grave che architetti, ingegneri e geometri crotonesi scrivano: “ci è stato negato sapere, conoscere e perché no condividere ed offrire il giusto contributo alle famose e segrete schede di A.K.”, rincarando poi la dose su PSC, Piano Spiagge, Zes e ex Area Sensi, altri argomenti su cui il sindaco non ha inteso confrontarsi con nessuno, forse neanche con sé stesso la mattina davanti allo specchio.

E davanti a tutto questo il sindaco tace, la sua risicata maggioranza, anche perché come i consiglieri d’opposizione e gli ordini professionali viene tenuta scientificamente all’oscuro sui temi principali della città, tace, tace anche lo statista, parla soltanto lei sui Social…

Una fine misera per chi si credeva un grande rivoluzionario ed è finito a fare il gioco delle tre carte agli angoli della strada.

Il capogruppo in Consiglio comunale

Danilo Arcuri

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