“La strage di Capaci non appartiene solo a me, ma a tutti, a tutte le persone perbene di questa nazione”. Lo ha detto Tina Montinaro, vedova di Rocco Montinaro uno dei tre componenti della scorta del giudice Giovanni Falcone, parlando a Vibo Valentia in occasione dell’arrivo di quel che resta dell’auto sulla l’agente viaggiava insieme ai colleghi Rocco Di Cillo e Vito Schifani, morti il 23 maggio del 1992, insieme al magistrato e alla moglie Francesca Morvillo.
L’incontro con gli studenti rientra nell’ambito della manifestazione itinerante “La memoria in marcia – 25/mo anniversario della Strage di Capaci”. La signora Montinaro si è rivolta ai ragazzi esortandoli a non piegarsi mai di fronte a chi “vuole rubarvi il futuro, i sogni, la libertà”. Accanto a lei Ottavio Sferlazza, procuratore di Palmi, e Guido Longo, prefetto di Vibo Valentia: il primo allievo di Paolo Borsellino e il secondo che si occupava, nel maggio del 1992, della scorta del giudice istruttore.
Vedova agente, strage Capaci è di tutti
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