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Fincantieri-Stx: Calenda avverte: ‘Useremo con intransigenza norme golden share’

Redazione

Dopo il nulla di fatto di ieri nell’incontro del governo italiano con il ministro dell’economia francese Le Maire, Carlo Calenda, parlando in Aula nell’informativa su Fincantieriu-Stx – alla Camera passa al contrattatto e avverte: “Applicheremo con intransigenza le norme sulla golden share e proporremo una norma antiscorrerie per le aziende quotate”. Il ministero dello Sviluppo Economico ha sollecitato una istruttoria sulla golden power di Tim. “Il governo manterrà – ha detto sul caso Fincantieri-Stx – durante questo periodo di ulteriore negoziato, la linea di fermezza che ha sin qui seguito, tenendo però sempre aperto un canale di dialogo costruttivo con il Governo francese. Riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo su Stx e andare avanti sul progetto di partnership tra Fincantieri e Naval Group”. Calenda ha ricordato che la questione della composizione sarà affrontata nel vertice bilaterale Franco-Italiano del prossimo 27 settembre.

“Non vi è dubbio – ha detto Calenda – che affrontiamo un mondo in cui nazionalismo e protezionismo tornano prepotentemente alla ribalta. Il nostro Paese deve rafforzare i meccanismi di difesa dai comportamenti scorretti e da quelli predatori. Per questa ragione il Governo italiano, per molto tempo da solo in Europa, ha contrastato con successo ogni progetto di indebolimento degli strumenti di difesa commerciale”. Inoltre, ha aggiunto, “per questa ragione abbiamo inviato all’UE una bozza di norma contro le acquisizioni predatorie di aziende ad alto contenuto tecnologico, da parte di imprese provenienti da Paesi che non sono economie di mercato. Per questo infine applicheremo con intransigenza le norme in vigore sulla golden share e proporremo una norma anti-scorrerie per le aziende quotate”.

“Un paese serio – ha detto ancora – agisce attraverso le regole, che se la situazione lo richiede possono essere rafforzate, ma non discriminando sulla base della nazionalità”. “Un paese serio e forte – ha proseguito – non si chiude per giocare solo in difesa, tanto più quando ha la consapevolezza e l’orgoglio di essere il quinto Paese al mondo per surplus commerciale dei beni manifatturieri e comprende che il proprio futuro è indissolubilmente legato alla propria capacità di competere sui mercati internazionali e di attrarre capitale di crescita”.

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