Soggetti pubblici e privati che si uniscono nell’attuazione concreta delle politiche di rilancio del Centro storico: in quest’ottica è stato siglato oggi a palazzo dei Bruzi il protocollo di intesa fra il Dipartimento di Ingegneria civile dell’Unical (DINCI), il Comune di Cosenza e la Residenza Ruggi d’Aragona, con la finalità, appunto, di perseguire azioni volte alla conoscenza del territorio che aggiungano presenze significative nei luoghi strategici.
“È un piccolo passo, certo – ha detto il sindaco Mario Occhiuto – ma un passo tangibile che speriamo possa essere preso come esempio da altri. Intanto – ha aggiunto – ringrazio sia l’Università che i gestori della residenza Ruggi d’Aragona per aver creduto e dato il via a questo percorso condiviso. Quando nel 2011 ci siamo insediati al Comune di Cosenza abbiamo trovato un Centro storico con tutte le saracinesche abbassate. Allora abbiamo cominciato a coinvolgere i privati con il progetto dei Temporary Store cercando i proprietari dei locali che si presentavano chiusi. Oggi mi fa piacere constatare che siamo riusciti a incentivare progetti mirati, e che la residenza Ruggi d’Aragona abbia avviato questa attività a vantaggio del Centro storico. Ce ne fossero – ha sottolineato Occhiuto – di privati con il medesimo spirito di iniziativa”.
Com’è noto, in passato ci sono stati diversi tentativi che hanno riguardato il collegamento del campus al capoluogo, purtroppo falliti.
“Immaginiamo – ha proseguito questa mattina il Sindaco – se nella nostra città antica ci fossero ogni sera 3-4mila giovani, di sicuro si aprirebbe una nuova fase, spunterebbero attività commerciali, la movida, b&b. E, per quanto irreversibile il fatto che l’Università della Calabria si sia sviluppata altrove, ringrazio chi adesso si assume la responsabilità di una scelta che tende ad aprirsi al territorio”.
‘Questa scelta’, nello specifico, è stata presa da Paolo Veltri, direttore del DINCI, e consiste nel fare svolgere le sedute di laurea di Ingegneria civile nei saloni eleganti della residenza su corso Telesio, all’interno di palazzo Compagna. In più, sempre senza alcun corrispettivo economico e con l’unico scopo di far vivere questi spazi facendo conoscere di conseguenza il Centro storico, la residenza ospiterà le occasioni ufficiali legate all’attività istituzionale del Dipartimento universitario, quali convegni e seminari oltre alle stesse sedute di laurea.
Il Comune, da par suo, si impegna a garantire agli ospiti delle manifestazioni un supporto di accoglienza come il parcheggio gratuito negli spazi municipali, il trasferimento gratuito degli ospiti al palazzo Compagna con un servizio ad hoc di navette, nonché l’assistenza tecnica per gli impianti amplificatori. La residenza Ruggi d’Aragona allestirà le sue sale e metterà a disposizione hostess e assistenti.
“La primissima Università della Calabria, quella degli anni Settanta – ha affermato il professore Veltri – ha ritenuto di essere autonoma e distaccata dalla città. Con questo protocollo stiliamo un atto concreto tra due soggetti pubblici, Comune e Università, che assieme a un soggetto privato vogliono promuovere eventi di carattere culturale nel Centro storico. E tra gli eventi culturali ci sono le sedute di laurea”. Il direttore del DINCI ha nel contempo evidenziato pure le criticità esistenti, come ad esempio la difficoltà di fare invertire delle abitudini radicate, ma per trasformare le cose e indirizzarle altrove c’è bisogno di osare. “A settembre – ha annunciato – dovremmo avere nella residenza già le prime lauree in Architettura, un corso quinquennale che è tra i più colti, fra l’altro con studenti che hanno redatto delle tesi sul Centro storico di Cosenza”. E ha poi anticipato: “Abbiamo fatto uno specifico archivio delle tesi sulla città di Cosenza, sul Centro storico, sulla sua rete idrica eccetera, per circa 3mila tesi, che a breve sarà disponibile e accessibile a tutti”.
Di un “nuovo modo di pensare” ha parlato Renato Nuzzolo, l’imprenditore che con fare lungimirante ha aperto la residenza Ruggi d’Aragona: “La mia opera imprenditoriale nel Centro storico – ha subito precisato – segue le politiche dell’Amministrazione comunale sulla valorizzazione dei luoghi. Noi ci occupiamo di accoglienza diffusa e vorremmo rappresentare un input per gli altri imprenditori”.
Non soltanto l’avvicinamento dell’Università alla città di Cosenza, dunque, bensì pure una spinta culturale che, con la gente di nuovo qui, possa far (ri)scoprire la storia dei posti. Il protocollo di intesa siglato stamani a palazzo dei Bruzi, come ha esordito il sindaco Occhiuto, è appunto “un piccolo passo”, un’attività satellitare che rientra in un progetto più complessivo.
Da settembre le sedute di laurea di Ingegneria civile nella residenza Ruggi d’Aragona nel Centro storico di Cosenza
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