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L’Hera della Magna Graecia: concerto Maurizio Baglini “Dal Classicimo al Romanticismo”

Redazione

Un pianoforte grancoda, luci soffuse e un’atmosfera intima per immergersi nelle note di Ludwig van Beethoven. La stagione concertistica “L’Hera della Magna Graecia” – organizzata dalla società Beethoven Acam e giunta alla 43° edizione – ha ospitato domenica scorsa, nell’auditorium dell’istituto “Pertini” di Crotone, il concerto “Dal Classicimo al Romanticismo” del maestro Maurizio Baglini al pianoforte.

Vanta una brillante carriera come solista, camerista, didatta e direttore artistico. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia. Collabora con direttori quali Luciano Acocella, Marco Angius, John Axelrod, Antonello Allemandi, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Marcello Bufalini, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniel Cohen, Howard Griffiths, Armin Jordan, Seikyo Kim, Emanuel Krivine, Karl Martin, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, Ola Rudner, Daniele Rustioni e Maximiano Valdes.

Accolta con favore dalla critica specializzata, la sua produzione discografica per Decca/Universal comprende capolavori di Schumann (di cui sta realizzando l’integrale pianistica), Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti e Mussorgsky e la collana Live at Amiata Piano Festival. Dal 2008 promuove il progetto “Inno alla gioia” , che lo porta a suonare in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven/Liszt, con esecuzioni a cominciare da Roma, Milano, Cremona,

Parigi, Monaco, Tel Aviv, Rio de Janeiro, Beirut. Suo anche il progetto “Web Piano”, con interpretazioni dal vivo alpianoforte – dal Carnaval di Schumann ai Quadri di un’esposizione di Mussorgsky o Images di Debussy – accompagnate dalle proiezioni dell’artista multimediale Giuseppe Andrea L’Abbate (La Roque d’Anthéron, Lisztomanias, Châteauroux, Emilia Romagna Festival). 

Dal 2006 forma un duo con la violoncellista Silvia Chiesa, con la quale ha all’attivo oltre 250 concerti. Suona musica da camera anche con Kristóf Baráti, Enrico Bronzi, Gautier Capuçon, Renaud Capuçon, Cinzia Forte, Corrado Giuffredi, Andrea Griminelli, Gabriele Pieranunzi, Roberto Prosseda, Massimo Quarta, il Quartetto

della Scala e altri ancora. Fondatore direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, è consulente artistico per la musica e la danza del Teatro “Verdi” di Pordenone. Nel 2019 è stato nominato Socio Onorario dell’Aiarp, l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti «per gli alti meriti e gli importanti contributi artistici che la sua attività ha portato alla causa del pianoforte». Suona un pianoforte grancoda Fazioli.

PROGRAMMA

L.V.Beethoven (1770-1827)

• “La Nona Sinfonia nella trascrizione di Franz Liszt”

• “Sinfonia n. 9 op. 125” – Versione per pianoforte solo di Franz Liszt (1811-1886)

1) Allegro ma non troppo, un poco maestoso

2) Molto vivace

3) Adagio molto e cantabile

4) Presto – Allegro assai – Recitativo per baritono: O Freunde, nicht diese Töne

– Coro: Freude, schöner Götterfunken (Allegro assai)

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