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Crotone, “Corso di Archeologia e Storia” del GAK 2022.

Redazione

“Corso di Archeologia e Storia” del GAK 2022. Giovedì 17 marzo 2022, alle 18, nel Museo dei Giardini di Pitagora, TommasoTedesco terrà una relazione su “Crotone, la città fortezza di Gian Giacomo d’Acaya, sotto il regno di Carlo V”.

L’architetto Tedesco è un conoscitore delle fortificazioni di Crotone e della provincia. Ha già illustrato nel “corso” del GAK 2018 l’intervento di restauro e riuso del castello aragonese, eseguito dal Comune di Crotone tra il 1992 e il 1996, di cui è stato progettista e direttore dei lavori. Il suo approccio alla presentazione della cittadella fortificata,
realizzata nel XVI sec. durante il viceregno spagnolo, è quello del conservatore e non dello storico.

Verrà esaminata la figura ancora poco nota di Gian Giacomo d’Acaya, con le sue realizzazioni nel Regno di Napoli: – le fortezze di Capua, Lecce, S.Elmo a Napoli, Giovinazzo e altre – e Acaya, il suo feudo in provincia di Lecce, città-fortezza del rinascimento meridionale. Il barone dell’Acaya, come veniva chiamato dai suoi collaboratori, è uno dei primi ad applicare il sistema del fiancheggiamento integrale alle fortezze del Regno.

Quella di Crotone è l’opera più compiuta dell’Italia meridionale, un unicum, con un perimetro di 2700 metri, comprendente cinque bastioni, due rivellini, le relative cortine murarie e tre accessi. Un progetto, talmente ambizioso, da prevedere la realizzazione delle fondamenta delle mura e dei bastioni del lato Ovest al disotto del livello del mare, per poi scavare un fossato, dove fare scorrere le acque del mare e isolare così la cittadella dalla terraferma. Alla fine dei lavori fu realizzato sul musone della spalla del bastione Cavaliere il più grande stemma di Carlo V con associate le armi del vicerè don Pedro di Toledo: – 7 metri di altezza per 3,80 di larghezza.

L’architetto Tommaso Tedesco, passerà poi a descrivere nel dettaglio gli elementi componenti la difesa della città e la loro funzione: le cortine murarie, i bastioni, i rivellini, le porte di accesso, le casamatte e i camminamenti di collegamento per il transito delle artiglierie. Infine verranno esposte le tecniche costruttive degli elevati, sia nelle componenti materiali che negli elementi strutturali che li compongono. Vincenzo Fabiani, direttore Gruppo Archeologico Krotoniate

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