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Arci e WWF: avevamo ragione, contro Eni e il commissario straordinario alla bonifica.

Redazione

Dopo mesi di attenta attività di monitoraggio e di mobilitazione, possiamo affermare con fermezza che avevamo ragione: Eni e il commissario straordinario alla bonifica hanno tentato di imporre soluzioni che andavano, a nostro avviso, contro gli interessi della comunità, ma abbiamo saputo opporci e difendere i nostri diritti.

La recente comunicazione ufficiale di Eni, in cui si annuncia che le prime 40.000 tonnellate di rifiuti pericolosi derivanti dalle attività di bonifica, pari al fabbisogno stimato fino alla metà del 2026, non verranno trattate localmente ma saranno smaltite in Svezia, rappresenta un importante risultato per l’intera comunità di Crotone. È una vittoria che conferma la validità delle nostre istanze, del ricorso presentato al TAR, e il valore della resistenza collettiva.

È doveroso ricordare che tutto ciò non è stato fatto prima perché le forti pressioni e gli interessi in campo hanno ostacolato ogni iniziativa di tutela e di trasparenza, favorendo interessi economici rispetto alla salute pubblica. Per anni, infatti, si è verificato uno scenario in cui le decisioni strategiche sono state prese senza coinvolgere adeguatamente le comunità locali o senza una reale analisi delle conseguenze ambientali e sanitarie. Solo grazie alla mobilitazione crescente della società civile, alle azioni legali e alla pressione della stampa e della cittadinanza, si sono potute sbloccare alcune di queste questioni e ottenere risultati concreti.

Inoltre, attendiamo fiduciosi la discussione, dinanzi al Tribunale Amministrativo, del merito del ricorso e degli stessi motivi aggiunti, la cui prossima udienza è stata fissata per il prossimo 18 giugno 2025.

Continueremo a vigilare e a difendere con forza il nostro territorio, affinché ogni futura gestione dei rifiuti della bonifica industriale e di tutti gli altri fattori inquinanti sia condotta nel rispetto delle normative, della sicurezza e della salute dei cittadini. La nostra mobilitazione e il nostro impegno sono la miglior garanzia che Crotone non sarà mai sacrificata sull’altare del profitto.

Arci e WWF ribadiscono il loro sostegno alla comunità e alle istituzioni che hanno combattuto con determinazione contro le ingerenze di Eni e del commissario, dimostrando che la solidarietà e la responsabilità collettiva sono le vere armi per difendere il nostro futuro.

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