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Nuovi impianti frutticoli: più tempo per la presentazione delle domande. Spostato al 29 febbraio 2024 il termine ultimo. A disposizione oltre 13 milioni di euro

Redazione

Ci sarà tempo fino al 29 febbraio per presentare le istanze legate al sostegno per la realizzazione di nuovi impianti frutticoli.

Lo ha deciso la Regione Calabria, su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura guidato da Gianluca Gallo, in accoglimento delle sollecitazioni in tal senso avanzate dalle organizzazioni dei produttori.

Il relativo provvedimento, disponibile sul portale istituzionale www.calabriapsr.it, riguarda l’annualità 2023 della misura del Psr finalizzata alla promozione di interventi di impianti e reimpianti arborei di drupacee (ad esempio, susino, pesco, albicocco, ciliegio), pomacee (melo, pero) agrumi (arancio biondo di Caulonia, biondo di Trebisacce, limone sfusato di Favazzina) e frutta a guscio (pistacchio, noce, nocciolo, castagno, mandorlo). Nell’elenco sono inoltre comprese le colture inserite nella categoria a rischio di abbandono e conseguente erosione genetica. Previste, altresì, azioni finalizzate all’efficientamento dei sistemi di irrigazione.

Il bando è rivolto a imprenditori agricoli, singoli o associati ed ha l’obiettivo di promuovere e potenziare la filiera della frutta in Calabria: attraverso esso, in particolare, si punta a migliorare la redditività delle aziende regionali di trasformazione e commercializzazione e la sostenibilità delle produzioni, ed in particolare ad aumentare l’orientamento al mercato delle aziende agricole, a posizionare e garantire la permanenza dei prodotti regionali sui mercati di riferimento specializzati, al fine di migliorare la catena di produzione del valore.

La dotazione finanziaria assegnata, salvo ulteriori risorse aggiuntive, è pari a 13,5 milioni di euro, a valere sugli interventi 4.1.1.“Investimenti in aziende agricole” e 4.1.3 “Investimenti per la gestione della risorsa idrica da parte delle aziende agricole”. Il sostegno, pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili, salirà al 70% se richiesto da agricoltori operanti nelle zone montane e svantaggiate.

Anche per gli investimenti realizzati da giovani agricoltori insediatisi durante i cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno, l’aliquota potrà essere aumentata al 70% del costo dell’investimento ammissibile. Si precisa che le domande di sostegno potranno essere presentate esclusivamente attraverso il portale Sian.

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