Home » “Stop alle telefonate”: Circolo Ibis, ENPA e WWF Crotone Lanciano un allarme disperato: fauna selvatica indifesa, strage inevitabile senza intervento immediato

“Stop alle telefonate”: Circolo Ibis, ENPA e WWF Crotone Lanciano un allarme disperato: fauna selvatica indifesa, strage inevitabile senza intervento immediato

Redazione

Il Circolo per l’ambiente Ibis, l’ENPA (Ente

Nazionale Protezione Animali) sezione di Crotone e il WWF Provincia di

Crotone si trovano con il cuore colmo di amarezza e profonda

preoccupazione nel dover comunicare alla cittadinanza una decisione

sofferta ma inevitabile: la loro definitiva impossibilità a

intervenire direttamente nel soccorso di animali selvatici feriti o in

grave difficoltà sul territorio provinciale.

Nonostante l’onda crescente di richieste d’aiuto che ci raggiungono

quotidianamente, la legislazione vigente ci inchioda al rischio di

pesanti ripercussioni legali qualora continuassimo a operare

interventi diretti sulla fauna selvatica senza un formale mandato da

parte degli enti preposti.

Pertanto, con un senso di frustrazione e impotenza, informiamo la

comunità che, a partire da oggi, non potremo più rispondere alle

telefonate e alle disperate richieste di soccorso per animali

selvatici in pericolo. In questi frangenti critici, è ora imperativo

rivolgersi senza indugio alle Forze dell’Ordine competenti, affinché

siano loro ad attivare le procedure previste dalla legge.

Ci scusiamo sinceramente con la cittadinanza per questa risoluzione

drastica, pienamente consapevoli del disagio e dell’angoscia che essa

genererà. Siamo profondamente costernati di fronte a questa

paralizzante situazione, poiché con tragica certezza prevediamo che,

in totale assenza di un sistema di recupero e cura della fauna

selvatica adeguatamente strutturato e pienamente operativo da parte

degli enti competenti, si consumerà inesorabilmente una strage di

inaudite proporzioni, con gli uccelli a farne per primi le spese,

seguiti da altri innumerevoli selvatici.

Abbiamo levato la nostra voce ripetutamente, lanciando allarmi

accorati alle istituzioni locali sulla gravità di questa inerzia e

sull’urgenza improrogabile di adempiere ai loro sacrosanti obblighi in

materia di tutela della fauna selvatica, come chiaramente sancito

dalla Legge Regionale Calabria n. 9/1996 e dalla Legge Nazionale n.

157/1992. Purtroppo, i nostri appelli disperati sono rimasti

assordantemente inascoltati, sbattendo contro un muro di indifferenza

e negligenza.

Non possiamo più permettere che i nostri volontari, mossi unicamente

da spirito di abnegazione e amore per la natura, si espongano al

concreto rischio di azioni legali per colmare le inaccettabili lacune

e le colpevoli omissioni delle istituzioni. La responsabilità primaria

del soccorso e della gestione della fauna selvatica ferita o in

difficoltà ricade inequivocabilmente sugli enti preposti, ai quali la

cittadinanza dovrà ora rivolgersi direttamente, caricandosi di un

ulteriore fardello burocratico e di tempi di intervento che potrebbero

rivelarsi fatali per gli animali.

Siamo profondamente amareggiati e angosciati per il cupo futuro che

attende la fauna selvatica del nostro territorio. La mancata azione

delle istituzioni, nonostante le nostre reiterate denunce, ci porta

alla dolorosa ma ineludibile conclusione che quest’anno assisteremo

impotenti a una vera e propria ecatombe. La tutela legale dei nostri

volontari è ora una priorità inderogabile, un baluardo necessario di

fronte all’inerzia istituzionale. Tuttavia, continueremo a vigilare

con la massima attenzione affinché le istituzioni si assumano

finalmente le proprie responsabilità, scuotendosi da questo torpore

colpevole e ponendo in essere, senza ulteriore indugio, le misure

concrete e operative necessarie per scongiurare questo disastro

ambientale annunciato. Il silenzio e l’inazione non sono più

tollerabili: la vita della nostra fauna selvatica è appesa a un filo.

Articoli correlati